Oggi è il 14 febbraio, giorno in cui si celebra la ricorrenza dell'incontro tra la triade del male (Nestlé, Ferrero e Perugina). Le suddette aziende promotrici del nuovo ordine mondiale si riunirono per decretare che quel giorno — originariamente dedicato ad un martire delicatamente lapidato e poi decapitato — divenisse noto da allora in poi come giorno dell'ammore™.
Beh, chi siamo noi per opporci al volere di tali autorità? È con gioia dunque che ci apprestiamo a presentare fotograficamente la ricetta di una amorevolissima cena di lavoro.
(La cena è stata seguita da una sessione di programmazione hardcore, marcata in particolare da un fetish per gli attrezzi USB.)
Ingredienti (per due persone)
- Un indivia (con le foglie esterne piuttosto grandi),
- 300g di yogurt greco,
- Un porro,
- Alcuni pomodori datterini,
- 200g di mozzarella (o qualche altro latticino),
- Un paio di peperoncini,
- Qualche cucchiaiata di parmigiano grattugiato.

La preparazione
Il piatto è facile da preparare, ma richiede circa un'oretta di tempo per preparare il contenuto e per cuocere le foglie d'indivia. Potete rendere la procedura meno noiosa ubriacandovi preventivamente grazie alle infelici scelte enologiche degli invitati.

Siccome intendiamo utilizzare l'indivia a mo' di contenitore, è fondamentale staccare le foglie più esterne e mantenerle intere. Il cuore dell'indivia può essere stagliuzzato ed aggiunto al porro.

Il peperoncino è in realtà un'aggiunta dell'ultima ora in virtù delle sue — inventatissime — proprietà afrodisiache. Non che serva a qualcosa, ma giusto per farvi vedere che le cose le facciamo con criterio.

Mescolate vigorosamente la porcheria che avete appena creato fino a rendere il composto più o meno omogeneo.
A questo punto è necessario riempire le foglie di indivia con la crema appena creata: fatelo delicatamente senza esagerare (in forno le foglie hanno la tendenza a rovesciarsi). Aggiungete pomodorini tagliati a spicchi e poi coprite il tutto con una spolverata di parmigiano grattugiato.


Accendete il forno a 200°C ed infornate la teglia. Lasciate cuocere per circa 15-20 minuti.
Controllate di tanto in tanto lo stato delle foglie d'indivia: i bordi dovrebbero essere ben cotti (e quindi neri come la pece). In questa occasione, notate anche con disappunto che tutte le vostre tecniche ingegneristiche nel fissare le foglie sono state del tutto inutili e che il contenuto formaggioso sta ormai viaggiando in giro per il forno, probabilmente in una ricostruzione piuttosto accurata dell'insurrezione popolare di questi giorni in Egitto.


Epilogo
Cosa dire... quando è l'ammore che regna, cucinare è un piacere! Soprattutto quando vengono apprezzate di più le noccioline che il piatto effettivamente realizzato.
Se così fosse anche nel vostro caso, assicuratevi di organizzare un “allontanamento dell'ospite a pedate nel sedere”, un autentico classico del 14 febbraio!
Infine, concludiamo con uno splendido video sui rituali di accoppiamento dei pipistrelli indonesiani. Confidiamo nel vostro interesse.
Commenti, adulazioni ed insulti!