Nel lontano passato, un’epoca ormai lontana e dimenticata da molti, la preparazione di una torta rappresentava una missione epica, da affrontare solo in casi di evidente follia o di festività inevitabili. Occasioni in cui intere famiglie piangevano lacrime e sangue per racimolare gli ingredienti e prepararli in una forma che racchiudesse in pochi centrimetri cubici il potenziale calorico dell’intera fabbrica Ferrero. Il risultato doveva poter soppiantare tutti i pasti di una settimana, avendo al tempo stesso un aspetto minacciosamente invitante.
Un’epoca che richiedeva qualcosa di più delle merendine confezionate per dessert, qualcosa di più nobile del pan di spagna ricoperto di panna. Un’epoca in cui la cura dedicata ai baffi era superata soltanto da quella riservata alla glassatura delle torte.
Già una volta ci siamo cimentati nella creazione della Sachertorte, non senza difficoltà, e stavolta affronteremo un altro temibile esempio di pasticceria tedesca: la “Torta della Foresta Nera” o Schwarzwälder Kirschtorte, praticamente LA torta tedesca per eccellenza. Già il numero delle consonanti non lascia presagire niente di positivo.
Ci sentiamo un po’ come se dovessimo scalare lo Zugspitze. In infradito.
Gli ingredienti (per una tortina per 8)
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La torta originale contiene una farcitura a base di ciliegie (da cui “Kirschtorte” per i più germanofoni di voi), ma noi procediamo con ciò che abbiamo nel frigo: di solito poco più di una zucchina ammuffita e molta disperazione. In questo caso però: molti lamponi! (E altrettanta disperazione.)
Per l'impasto:
- 140 g di cioccolato scuro, tetro, a cui è successo qualcosa di veramente sinistro,
- 75 g di burro,
- 6 uova,
- 160 g di zucchero,
- 50 g di fecola di patate,
- 100 g di farina,
- 1 bustina di lievito in polvere.
Farcitura:
- 400 g di lamponi,
- 60 g di zucchero,
- Un bicchierino di Cointreau o Grand Marnier,
- 750 ml di panna fresca,
- 60 g di zucchero a velo.
Tenete da parte una decina di lamponi di bell’aspetto (o con un buon carattere se non fate caso alle apparenze) e circa 100 g di cioccolato per creare i riccioli di decorazione (anche noti come “la sofferenza”, per motivi che vi sembreranno evidenti più tardi).
Nota: chiaramente, sostituendo le ciliegie con dei lamponi il nostro prodotto non è tecnicamente una Torta della Foresta Nera con la ‘T’ maiuscola. Soprattutto perché, nella super-regolamentata Germania, gli ingredienti di tale torta sono precisamente definiti nelle “Linee guida per i prodotti di panetteria dolce” emesse dal ministero federale del cibo e dell’agricoltura.
La preparazione
Parlando dello Zugspitze inizialmente forse avevamo un po’ esagerato: la preparazione della torta non è tanto difficile, quanto impegnativa e lunga. Somiglia più ad un escursione in un film horror di cui non si intravede la fine ed in cui tutto può andare storto: dall'improvvisa frana al maniaco con l’ascia.
Se non avete timore dell’immenso pericolo rappresentato dalla frusta elettrica (che non è un innovativo strumento sadomaso), montate i tuorli d’uovo e metà dello zucchero indicato fino a formare una spuma giallognola.
Nel frattempo fate sciogliere tutto il cioccolato a bagnomaria e successivamente aggiungete il burro. Lasciate che tutto si trasformi lentamente in una brodaglia marroncina e poi lasciatelo raffreddare brevemente.
Separatamente montate anche gli albumi ed il restante zucchero, a formare una spuma bianchiccia e soda. A questo punto dovreste aver inzaccherato ben 3 recipienti diversi, di cui la vostra lavastoviglie sarà sicuramente grata.
Unite i 3 composti con delicatezza, mentre con la vostra terza mano aggiungete lentamente la farina, il lievito e la fecola setacciati insieme.
Preparate intanto la forma dell’impasto, delle giuste dimensioni (ricordate che è importante che la torta si sviluppi verticalmente, per cui non usate una forma troppo larga per la vostra quantità di impasto) ed aggiungete burro e farina.

Infornate il tutto a 180°C per circa 45–50 minuti. Come sempre, la tecnica migliore per verificare la cottura prevede gli occhialetti termici di “Splinter Cell”, ma in alternativa anche gli occhialetti da detective di Topolino ed uno stecchino di legno possono fare al gioco vostro.
Ebbene, un singolo lampone è invece un frutto composto da tante piccole bacche. Sorprendente! (Attenzione: questo nozionismo vi renderà molto più saccenti ed insopportabili a tavola.)
Dopo aver salvato i lamponi più meritevoli di far parte della decorazione, prendete il resto dei frutti accuratamenti lavati e gettateli in un pentolino, con l’aggiunta dello zucchero e del liquore. Mettete a fuoco basso, mescolando di volta in volta.
Mentre i lamponi stanno producendo il loro inebriante sciroppo liquoroso, dovreste avere modo di estrarre la base della torta appena cotta, lasciarla raffreddare quanto basta e concentrarvi psicologicamente per la prossima difficile fase: il taglio!
Assicuratevi di avere le mani veloci di Ken il guerriero, uno strumento di morte affilato in mano e la precisione geometrica di Archimede.
Prima di completare il capolavoro, vanno anche preparate vaste dosi di crema Chantilly, montando la panna fresca e lo zucchero a velo in un tripudio di potenza glicemica.
Ed ora è giunto l'agognato momento di mettere insieme tutti i pezzi (un po’ come quando smontavate l’aeroplano Lego, rigorosamente dopo aver perso le istruzioni). Spargete abbondantemente lo sciroppo di lamponi sulla superficie della base, avendo cura di bagnare tutto in maniera omogenea.
Dopodiché, applicate uno strato di lamponi: la maggior parte di essi si sarà scomposto nelle singole bacche, per cui potrete agilmente utilizzare un coltello per completare l’opera. Infine, apponete uno strato di crema Chantilly in abbondanti cucchiaiate.

Dopo aver sovrapposto tutti gli strati, precedentemente addobbati di sciroppo, lamponi e panna, livellate la torta, sia sopra che ai lati, con la panna rimanente. Per concludere, la parte più difficoltosa del tutto: i temibili riccioli di cioccolata della Foresta Nera. L’incubo che ha portato innumerevoli pasticceri della Germania del sud alla follia.
Si tratta di prendere un innocente tavola di cioccolato fondente (idealmente tenuto in frigorifero per una decina di minuti) utilizzando un pelapatate o uno strumento simile. Strisciando l’arcano attrezzo sulla superficie del cioccolato otterrete (forse) un singolo ricciolo. Ripetete l’operazione circa un trilione di volte. Otterrete a questo punto (forse) una decina di riccioli. E le vostre mani saranno un pantano di cioccolata sciolta. Ripetete di nuovo fino all’esaurimento nervoso.
Una volta persa ogni speranza riguardo alla vostra sanità mentale, neanche aveste incontrato appena Cthulhu nelle profondità del vostro frigo, gettate follemente i riccioli contro la superficie ricoperta di panna montata della vostra torta, ridendo istericamente.
Chi pulisce il pavimento dopo il vostro passaggio vi ricorderà. Per sempre.
In tavola
Non vi rimane altro che farvi internare. Anzi, servire la torta e poi farvi internare. Ricordatevi che tagliare una fetta di torta (specie se preparata in dosi doppie) richiede un coltello seghettato ed una precisione da chirurgo per evitare di far crollare i vari strati in un cumulo di panna e roba rossa.
In alternativa: una sega circolare.
Prima di sprofondare le fauci nella torta, potrete apprezzare sicuramente l’origine del nome della torta: la combinazione di colori richiama infatti il costume tradizionale delle donne della Foresta Nera, in Germania. (In particolare quel buffo cappello che sembra un incrocio tra un lampone e le parti sensibili di una tribù di babbuini.)
La musica
La Foresta Nera è nota, oltre che al suo colore ed alle sue torte, anche per la manifattura di orologi a cucù. Ecco di seguito il video dell’orologio a cucù più grande del mondo!
(E forse anche il più brutto al mondo, ma non sappiamo se sia una categoria premiata.)
isabella
Io vi amo!!!
:-D
Cinzia
Siete fantastici! E un giorno o l’altro,se riuscirò a smettere di ridere, preparerò una delle vostre ricette!
Bax
Il richiamo a Chtulu è stato l’apice. Giro subito il link a mia sorella che vive nella tetra foresta nera. :D